Rugby in carrozzina

Prima tappa Campionato Italiano 2019

Grande week end di sport sabato 11 e domenica 12 maggio nella palestra della scuola elementare di piazza unità d’Italia a Cassina De Pecchi, dove si è giocata la prima tappa del Campionato Italiano 2019 di Rugby in Carrozzina.

Presenti a giocare le prime quattro classificata del Campionato dello scorso anno: assieme a noi della Polisportiva Milanese c’erano l’ASD Padova Rugby, L’ASD Mastini Cangrandi Verona e l’H81 ASD di Vicenza.

I nostri atleti hanno ottenuto due ottimi risultati, vincendo le partite contro Veronesi e Vicentini.

Come da pronostico, il match contro Verona ci ha regalato grandi emozioni, con il risultato che è rimasto in bilico fino ai minuti finali del 4° quarto, quando i ragazzi della Polisportiva sono riusciti a ribaltare la partita e a portare a casa la vittoria.

Più amara invece la sconfitta contro il Padova Rugby, campione d’Italia in carica, anche se durante la gara è risultato evidente come il gap tra le due squadre si sia comunque assottigliato.

Con nostro grande piacere, ha presenziato all’evento anche la campionessa italiana paraolimpica Giusy Versace che è rimasta affascinata dal dinamismo e dall’intensità delle partite e si è mostrata subito molto disponibile per contribuire alla diffusione della disciplina, per rafforzare sempre più le possibilità che offre lo Sport come strumento di emancipazione ed inclusione sociale.

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Una partita speciale della Polisportiva Milanese wheelchair rugby

Il rugby per l’inclusione (di ……. )

I ragazzi dell’Istituto minorile Beccaria incontrano i loro coetanei, atleti Wheelchair della Polisportiva Milanese. Sabato 23 marzo, alle 16, presso il Centro Sportivo G.B Curioni (via Circonvallazione 51, Segrate Milano) si è giocata una partita fuori dal comune per più di un motivo. Vogliamo diventi un’occasione per il confronto, dove ognuno con le sue specificità e il suo vissuto porta un contributo, ognuno si sente chiamato alla responsabilità, a partire dalle proprie possibilità, per alimentare la riflessione e realizzare un’esperienza significativa di co-costruzione della comunità.

Nato da un’idea dell’educatore Valerio Savino, l’evento è stato accolto con favore dalla direttrice del carcere Cosima Buccoliero e dagli educatori con Angelina De Luca in prima linea su questo progetto, che i contatti con l’esterno li hanno messi ‘a sistema’, ma anche dagli atleti e dagli allenatori della Polisportiva Milanese che non lasciano mai cadere il guanto della sfida. Partiamo dunque dall’esperienza comune della ‘costrizione’ fisica del corpo, che sia tra le mura del carcere o in una carrozzina ma poi andiamo oltre: l’incontro di diverse realtà serve per riconoscerci come parte di una sola realtà, ognuno protagonista di una co-costruzione, insieme dobbiamo costruire il mondo.  

Quando lo sport ha valori forti come il rugby diventa metafora di vita e mezzo per costruire uomini ancora prima che atleti, una società ancora prima di una squadra. E così mentre altri Club viravano verso il professionismo, Rugby Milano ha scelto di dedicare ancora più energia ai progetti sociali, portando la palla ovale e i suoi allenatori e giocatori nelle realtà critiche, sul territorio, in città.

Ne sono conseguite una serie di sfide, che oggi coinvolgono il carcere di San Vittorie, quello di Bollate, oratori, centri di aggregazione e scuole di periferia con il più alto tasso di abbandono, ma tutto è partito nel 2008 dall’Istituto Beccaria. Coinvolgere giovani detenuti in un gioco di squadra che è anche sport di combattimento basato sulla gestione dell’aggressività e su un sistema di regole sia tecniche sia etiche, 11 anni fa era una frontiera con cui pochi si erano misurati. Il progetto ha offerto risultati entusiasmanti in termini di contributo alla rieducazione, nel 2012 il Club ha realizzato un documentario – “All Bec, il senso di una meta”- vincitore dell’International Sport Film Festival e oggi ci spingiamo oltre. Vogliamo collaborare all’obiettivo che hanno gli educatori di inserimento dei giovani nella società, passa attraverso l’assunzione di responsabilità, il confronto con gli altri e la collaborazione nel costruire un pezzetto, migliore, di mondo.

…. e la Polisportiva Milanese non si è sottratta, ha raccolto il guanto di sfida con i ragazzi del rugby in carrozzina e si è buttata nella mischia, diventando parte attiva di questo progetto.   “

da “IL GIORNO” del 28 marzo 2019

DAMMI IL CINQUE

DAMMI IL CINQUE 

(…è arrivata la quinta carrozzina da rugby)

Erano quattro le carrozzine da Rugby che ricevemmo in dono, a seguito della filantropica iniziativa promossa da AlatHa. La consegna fu celebrata il 14 ottobre dello scorso anno, all’interno dell’evento COLORMATCH, a cui demmo ampio risalto nel nostro sito (link all’articolo).

A distanza di un anno arriva la quinta carrozzina che sempre per intercessione di AlatHa ci viene donata dalla Fondazione Delle Piane.

Dalla Polisportiva Milanese l’unanime ringraziamento di Atleti, Tecnici, Dirigenti.

 

 

 

 

 

 

Le voci dal campo…

CAMPIONATI ITALIANI CANOA DISCESA E SLALOM

I giorni 29 e 30 settembre a Mestre si sono svolti i campionati italiani all’interno del Forte Marghera nella laguna di fronte a Venezia.
Due bellissime giornate di sole che hanno visto impegnati i nostri atleti Emilia, Emanuele e Gerry
in due specialità che non prevedono gare durante la stagione.
I nostri atleti si sono impegnati al massimo ottenendo significati risultati
Emilia seconda classificata sia nella discesa di sabato che nello slalom di domenica mattina.
Emanuele secondo classificato nello slalom
Gerry terzo classificato sia nella discesa che nello slalom.
Abbiamo partecipato grazie all’utilizzo di imbarcazioni messe a disposizione della società organizzatrice per cui abbiamo pagato lo scotto di pagaiare su barche che non conoscevamo.
Comunque la bravura dei nostri atleti si è vista nella gara di slalom dove con barche mai provate il passaggio tra i paletti delle porte ha messo in risalto l’abilità dei nostri atleti nell’affrontare per la prima volta un percorso di 18 porte.
Con questa gara è terminata la nostra stagione agonistica che per varie vicissitudini non ci ha visto gareggiare in alcune gare.
Speriamo che con l’inizio della nuova stagione qualche nuovo atleta voglia provare questa disciplina ma principalmente avremmo la necessita di trovare qualche volontario che possa seguire i nostri atleti in canoa.
Arrivederci al prossimo anno.
Giuseppe

     


 

 

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Grinta e cuore della Polisportiva Milanese Weelchair Rugby
Interessanti risvolti al Palaluiss di Roma durante le finali del secondo Campionato Italiano di Rugby in Carrozzina del 28, 29, 30 settembre 2018.
Scontato e senza sorprese il primo posto dell’ASD Padova rugby, attuale potenza incontrastata del movimento Rugby in Carrozzina Italia.
È invece, con enorme stupore generale e contro tutti i pronostici del caso, sul secondo gradino del podio la grande novità, con la squadra della Polisportiva Milanese 1979 Sport Disabili che conquista la posizione e si propone così come prossimo principale avversario dei Padovani per la conquista del titolo.
Arrivati a Roma tra treni, macchine, pulmini e ritardi imprevisti, pronti via, e per i ragazzi della Polisportiva è fin da subito necessario portare la tensione al massimo, per affrontare al meglio la prima sfida con la squadra H81 Vicenza, ad allora seconda a parimerito proprio con i milanesi.
La squadra parte immediatamente con la giusta determinazione e, a metà del primo quarto, si trova già avanti di 7 mete.
Come un rullo compressore, i ragazzi mantengono alta la concentrazione e continuano a schiacciare gli avversari, legittimando così il proprio vantaggio, aumentando il nervosismo dei vicentini ed impedendone una costruzione di gioco fluida.
Durante il secondo quarto la storia rimane invariata, ed è solo all’inizio della terza frazione di gioco che il match comincia a regalare qualche brivido, con Milano che cala leggermente sul piano dell’agonismo e permette a Vicenza di riavvicinarsi a -6.
2 minuti per riprendere fiato tra il 3° e 4° tempo e i ragazzi sono nuovamente carichi.
Con grande grinta rimettono sotto l’H81, dominano per tutti gli 8 minuti e vincono la partita per 53 a 38.
Sono le ore 15:00.
Leggera pausa pranzo prima, breve e meritato riposo poi, ed è già tempo di riprendere la concentrazione in attesa del match delle 19:00 con i più esperti Mastini Cangrandi Verona.
Già da qualche mese, negli spogliatoi e durante gli allenamenti, tra i ragazzi di Milano circolavano discorsi su come si poteva pensare di giocarsela alla pari con i veronesi: magari non di vincerli, ma sicuramente non di partire già sconfitti, come era sempre stato.
Era necessaria la partita perfetta.
Purtroppo però si entra in campo e le cose si mettono subito male.
Tra i milanesi si percepisce immediatamente il solito timore reverenziale verso gli avversari più esperti, le giocate più semplici non riescono e dopo 3 minuti la squadra è sotto per 10 a 5.
Coach time out, 1 minuto per riordinare le idee, rassicurazioni ed incoraggiamenti da tutta la panchina, e il quartetto titolare rientra in campo alla grande, recupera punti e riporta la partita in parità alla fine del primo quarto.
Da qui in avanti, tutto ciò che succede entra di diritto in una delle pagine più belle e importanti della storia della squadra.
Tutti i ragazzi, in campo e in panchina, dimostrano grinta e carica innate.
I fondamentali di gioco vengono continuamente riproposti al limite della perfezione, le manovre d’attacco sono portate avanti con calma e lucidità, in difesa l’organizzazione è fantastica, il pericolo numero uno degli avversari, Paolo Macaccaro, viene costantemente triplicato e le azioni veronesi restano così estremamente complicate.
Ad un certo punto Milano va anche sotto, ma i ragazzi non mollano, rimangono in partita e continuano il loro gioco, nonostante la stanchezza e la carenza di lucidità degli ultimi minuti.
Termina la partita su di una grandissima giocata difensiva di Luca Zaganelli su Macaccaro.
Milano – Verona: 43 – 40.
Chi non c’era se non vede il tabellone non ci crede; chi c’era, anche a rigiocargli la partita davanti, ci crede ancora meno.
Arrivano complimenti da ogni parte: avversari, romani, padovani e vicentini, tecnici e giocatori.
Onore ai Veronesi, che assieme al Milano hanno dato vita ad una partita epica, a detta di tutti, la miglior partita del torneo.
Un grazie particolare a tutti gli arbitri ed ai volontari, che per tre giorni hanno lavorato incessantemente dalla mattina alla sera per permettere il torneo.
Un grazie infinito, che mai potrà bastare, a tutto lo staff della squadra, che come sempre, con grandissima passione e partecipazione, ha assistito tutti i ragazzi, dalle procedure burocratiche al viaggio, dal caricamento e dalla manutenzione delle carrozzine alla preparazione degli atleti in campo, dal supporto motivazionale a quello fisico. Ha gestito gli spostamenti in pullmino e in carrozza ed ha affiancato i ragazzi nelle scampagnate alla ricerca di viveri.
Si è anche reso prezioso nell’assistenza in ospedale alla nostra guerriera Maria che, infortunatasi durante una partita, ha continuato a giocare stoicamente, e solo su forzata indicazione del medico ha accettato di andare a farsi controllare, saltando comunque un unico match.
Di ordinaria amministrazione le altre 3 gare del sabato e della domenica, dall’esito praticamente scontato, con due vittorie sulle squadre romane, di recente formazione, e con una sconfitta contro il Padova Rugby, comunque meno amara di quelle passate.
Il piazzamento al secondo posto, per il gruppo della Polisportiva Milanese 1979 Sport Disabili, è un risultato straordinario, frutto dell’impegno e della costanza messi in campo da tutti gli atleti della squadra durante gli allenamenti degli ultimi 3 anni.
Le due strepitose vittorie di venerdì 28, su Vicenza prima e Verona poi, sono state conquistate con rabbia e determinazione, i ragazzi sono rimasti concentrati sulla partita per tutta la durata dei match e non hanno lasciato libertà d’espressione agli avversari.
Questi risultati sono stati nettamente meritati e saranno soltanto un nuovo punto di partenza, per un gruppo di 3 atleti, nato quasi 5 anni fa in una mezza palestra senza attrezzatura, e che ad oggi conta 10 giocatori, 2 tecnici, un meccanico, un arbitro ed un imprecisato numero di volontari, tutti con grande voglia di fare e desiderio di crescita senza limite.
Per il raggiungimento di tutti gli obbiettivi, ha avuto un ruolo di essenziale importanza la cooperativa sociale Alatha Onlus, che, nel giro di un solo anno, ha fornito alla squadra 5 nuove carrozzine da Rugby, permettendo così al gruppo, che da tempo era alla ricerca di fondi per l’acquisto delle attrezzature, di poter partecipare a tornei e competizioni ufficiali sfruttando al meglio il potenziale costruito negli anni di duro allenamento.
Uno dei giocatori della squadra, Andrea Colombo, è stato anche chiamato dal Coach della Nazionale e, nella seconda settimana di ottobre, assieme agli altri ragazzi convocati, sarà in Islanda a rappresentare l’Italia e Milano ai campionati europei di fascia B.
Con lui, purtroppo, non ci sarà un altro importante atleta della Polisportiva Milanese, Luca Zaganelli, stranamente lasciato a casa, ma che ha comunque dato prova di grandi capacità tecniche ed atletiche, risultando essenziale per il grandissimo piazzamento della sua squadra e vincendo meritatamente, x il secondo anno di fila, il titolo di MVP del torneo.
La convocazione in nazionale, e il successivo posto da titolare, sono solo questione di tempo.

  

CAMPIONATI ITALIANI DI VELOCITA’ CANOA – Milano, 1 – 2 SETTEMBRE 2018

1 Oro, 3 Argento, 1 Bronzo, sono le medaglie conquistate dai nostri atleti ai campionati italiani assoluti di Canoa Velocità

Nella sede ormai tradizionale dell’Idroscalo di Milano, a distanza di un anno si sono confrontati i più forti Atleti Italiani.

Il mese di Agosto con le sue pause rallenta sempre la  preparazione, ma i nostri hanno ben figurato il Medagliere lo conferma

La nostra ed unanime soddisfazione viene non solo dai risultati di squadra. Buoni! Più ancora, dal ritorno in  gara dopo una assenza di due anni della nostra Emilia,.

Ebbene Oro e Argento hanno confermato un talento che nonostante la sosta poco ha perso del suo valore.